È un progetto innovativo che parte dall’ascolto della comunità e dalla mappatura del territorio e delle sue risorse naturali e sociali: le foreste, il bacino idrografico, i borghi, i sentieri, tradizioni e culture. Aria e acqua pulite, foreste che combattono la crisi climatica e contengono un tesoro, anche economico, in termini di biodiversità.
Il punto di partenza sono i bisogni e le domande sociali: per concretizzarli il progetto metterà in campo nuovi modi di partecipare alla vita pubblica, a cominciare dal Patto di Comunità.
Intelligenza Naturale Alta Sabina è il nome scelto per la green community dopo un’assemblea dei sindaci dei 10 Comuni.
Come altri interventi del progetto, ad esempio il biodistretto e la comunità energetica rinnovabile, il marchio territoriale è un mezzo per valorizzare e rafforzare le risorse esistenti.
L’obiettivo è che il territorio diventi attrattivo per chi può e vuole tornare o venire ad abitarlo, per chi vuole conoscerlo attraverso un turismo lento e responsabile, per chi vuole stabilire un’attività economica in Alta Sabina. Non una visione rivolta al passato, ma verso l’innovazione sociale, ambientale e tecnologica del territorio.
Come tutte le aree interne della penisola, il territorio dell’Alta Sabina vive infatti la lontananza dai servizi essenziali (scuole, sanità), la complessità degli spostamenti, la distanza dai centri economici. Queste difficoltà hanno fatto sì che i paesi si stiano gradualmente spopolando. Tuttavia, le stesse caratteristiche che hanno reso fragili aree come questa possono costituire dei punti di forza per un altro sviluppo, se si riescono a connettere, e a mettere a sistema, le risorse naturali, culturali e sociali del territorio.
Il progetto ha quindi l’ambizione di avviare per la Green Community, uno sviluppo organico duraturo, sul modello di quello di un organismo vivente che si autoregola attraverso principi di connessione, trasformazione e circolarità.
I 10 Comuni Rocca Sinibalda, Belmonte, Colle di Tora, Longone, Marcetelli, Torricella, Monteleone, Poggio Moiano, Poggio S. Lorenzo, Varco Sabino si sono uniti per partecipare al bando PNRR green communities. L’obiettivo è realizzare servizi e infrastrutture per una nuova vitalità nell’area dell’Alta Sabina.
Una festa per lanciare un intervento di rigenerazione territoriale pilota, che viene finanziato con 3 milioni dal PNRR. La Green Community dell’Alta Sabina – con i suoi 15 interventi sul territorio – ha scelto un momento di festa per comunicare obiettivi e interventi ai cittadini dei 10 comuni dell’area e a tutti i frequentatori di una delle zone più interessanti del Lazio appenninico.
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A lavorare assieme agli abitanti sulla realizzazione di servizi e infrastrutture, anche attraverso tecnologie civiche ci sono prestigiose realtà nazionali e locali impegnate da anni sul tema della sostenibilità: FLO-Felloni Lateral Office, Politecnico di Torino, Università di Perugia, Futuritaly, TeamDev, HelpAge Teatro Rigodon, RESET, Silverback, Lavanda in Sabina, Iridra, CURSA, Eiis, Vodafone, ENEL, Studio Geometra Allegrini, Alternative Solari, Rural Hub Colle Bernardino, Studio ingegneria Silvi.
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